L’APPROCCIO

In un’intervista rivolta agli studenti di tutta Italia è emerso come l’80% degli intervistati associ alla Scuola e allo studio sentimenti quali stress, paura e angoscia.

La libertà di mettere in pratica le conoscenze

L’ambiente scolastico

Quanto incide sulla qualità della nostra vita l’ambiente che troviamo sul posto di lavoro? E allora immaginate quanto il giusto ambiente scolastico possa aiutare un adolescente a superare le difficoltà emotive legate a questa fase evolutiva così complessa ed articolata.

Come prima cosa, dobbiamo entrare nell’ottica che la bacchetta magica non esiste e che il processo di educazione di un individuo non può e non deve essere una cosa semplice.

Un nuovo tipo di approccio

Quello che proponiamo non è un metodo definito, lineare, rigido e indeclinabile, ma piuttosto un approccio educativo che, senza valicare alcuni fondamenti imprescindibili per un sano contesto educativo, dia agli educatori lo spazio d’azione e la libertà di mettere in pratica le conoscenze tematiche, le competenze comunicative e pedagogiche che ritiene più opportune.

È scontato che maggiori sono le competenze comunicative e pedagogiche di educatori e docenti, e maggiori saranno gli strumenti che avranno a disposizione tra cui scegliere autonomamente, quale sia lo strumento più adatto alle caratteristiche del singolo alunno e dello specifico gruppo classe.

Generare un contesto funzionale all’apprendimento

Ma facciamo un piccolo passo indietro per poter capire per quale motivo ci siamo concentrati su un approccio volto a generare un contesto funzionale all’apprendimento all’interno del quale poter scegliere tecniche pedagogiche provenienti da diverse scuole di pensiero.

È per questo che siamo convinti che la Scuola debba essere altamente orientata al contesto.

Negli anni settanta Rosenthal selezionò, in modo del tutto casuale un numero ristretto di studenti e informò gli insegnanti che si trattava di alunni molto intelligenti, i migliori della Scuola. Rosenthal, dopo anni, ritornò nella stessa Scuola, e gli studenti da lui selezionati, seppur scelti casualmente, erano diventati per davvero i migliori di tutta la Scuola. Questo fenomeno, noto come effetto pigmalione, si avverò grazie all’influenza positiva degli insegnanti che riuscirono a ad accendere in quei ragazzi una viva passione e un forte interesse per le loro materie.

Il contesto e l’ambiente che i docenti generano a lezione per i discenti da una parte e che la dirigenza riesce a trasmettere in loro e nell’intera struttura scolastica dall’altra sono troppo importanti.